Eiaculazione precoce: ne soffre il 17% degli italiani
Il 13% ha invece problemi di disfunzione erettile. I dati sono stati presentati al congresso dell'Associazione europea di urologia a Madrid
Circa cinque milioni di italiani - ovvero il 17% degli uomini - soffre di eiaculazione precoce, che si attesta al primo posto nella classifica dei disturbi sessuali più frequenti. Al secondo posto della classifica ci sono invece le disfunzioni erettili, di cui soffre il 13% della popolazione maschile, ovvero circa 3,5 milioni di uomini. I dati arrivano da uno studio italiano in corso di pubblicazione presentati in anteprima da Paolo Verze, dell'Università Federico II di Napoli, al congresso dell'Associazione europea di urologia (Eau15) che si conclude oggi a Madrid. Come ha spiegato Verze, "da una ricerca che abbiamo appena terminato emerge che l'eiaculazione precoce è il disturbo più comune. Ne soffrirebbe il 17% degli italiani, quasi 5 milioni di persone. Al secondo posto ci sono le disfunzioni erettili, di cui soffre il 13% della popolazione maschile".
Un altro studio italiano presentato nel corso del congresso da un gruppo di ricercatori dell'Università di Palermo ha messo in evidenza l'importanza della psicoterapia nel trattamento soprattutto della componente ansiogena legata all'eiaculazione precoce: dopo aver somministrato a un primo gruppo di pazienti in cura per questo disturbo esclusivamente la terapia farmacologica, a un secondo gruppo esclusivamente la psicoterapia e a un terzo gruppo l'approccio farmacologico in associazione con la psicoterapia, è emerso che mentre nel primo gruppo la durata del rapporto era sì migliorata, passando da 79 secondi a 203, i risultati migliori si sono però visti per gli altri due gruppi, nei quali rispettivamente la performance sessuale è aumentata da 75 a 323 grazie alla sola psicoterapia e da 74,3 a 600 secondi con la combinazione di farmaci e counseling psicologico.
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